Comunicati stampa
14 Giugno 2021
100autori, il sindacato di registi e sceneggiatori, respinge la proposta di emendamento all’articolo 65 del Decreto Sostegni-bis l dell’On. Mor (Italia Viva) che vuole introdurre l’equo compenso per il produttore di opere cinematografiche per"colmare un vuoto normativo e(…) sanare una diseguaglianza".
100autori ricorda all’On. che l’"equo compenso” nasce per “indennizzare" almeno parzialmente gli autori dall’esproprio dei diritti di sfruttamento che il mercato ripropone come unica alternativa per svolgere la loro attività professionale.
Il motivo per cui si riconosce agli autori questo compenso è chiaro: avendo dovuto cedere al produttore tutti i diritti di diffusione e commercializzazione, non potendo più ottenere proventi per via contrattuale - si è ritenuto “equo" prevedere un "compenso" aggiuntivo all’esito del successo dell’opera.
L’inserimento dei produttori tra gli aventi diritto all’EC quindi non trova alcuna ragione né ratio argomentabili sul piano normativo.
Il danno - sul piano del diritto d’autore prima ancora che economico - che gli autori potrebbero avere risulta ancora più inaccettabile in una fase come questa, in cui, oltre alla gravissima emergenza dettata dal Covid, l’equo compenso è irragionevolmente basso, continuamente disatteso e messo in discussione, e la Direttiva Copyright non è ancora stata recepita.
E se la ratio della remunerazione dell’autore con un “equo compenso” è stata ritenuta doverosa dal legislatore nel 1941 e ritenuta tuttora valida - e anzi da rafforzare - dal legislatore europeo con la Direttiva Copyright, allora di certo la posizione dei 100autori non è solo dettata da sostanziale equità, ma condivisa da tutta la politica da oltre 80 anni.
100autori chiede all’On.Mor di ritirare il suo emendamento: intaccare uno dei pochi strumenti di equità a disposizione degli autori è grave, specie in questo momento di sofferenza per la categoria.