Gruppo regionale
veneto
04 Marzo 2011
Report Incontro Circuito OFF 100autori
con una conferenza ospitata a Venezia da Circuito Off, il gruppo 100Autori ha inaugurato la sezione veneta dell’associazione. Alla presenza del coordinatore nazionale 100autori Andrea Purgatori, dei membri del Consiglio Direttivo Nicola Lusuardi e Betta Lodoli, del coordinatore 100Autori Veneto Daniele Frison e con la presenza del produttore Francesco Bonsembiante.
Si è dibattuto, nella suggestiva atmosfera di Ca’ Zanardi, sui problemi del cinema italiano e veneto in particolare, e sui metodi d’analisi e di azione che l’associazione 100Autori intende sviluppare per risolverli.
Le difficoltà di dialogo esistono tanto con le istituzioni quanto tra i vari gruppi che compongono il settore cinematografico, settore poco conosciuto, invaso dalle lobby e che non sa del tutto rendere partecipe il pubblico delle sue iniziative, dei suoi progetti e delle sue potenzialità.
Per Andrea Purgatori il cinema italiano non dev’essere più inteso dalle istituzioni come una realtà assistenziale, ma deve crearsi dei canali di dialogo nazionale fondamentali per il settore della produzione indipendente.
Questa rete di collegamenti, di dialogo con le istituzioni, si concretizza in una diffusione del gruppo che deve comprendere realtà regionali, per una più mirata azione sulle leggi che regolano il processo della produzione dell'audiovisivo.
Del resto è la regola di base che si è data l’associazione a livello nazionale, ossia creare una realtà nella quale il cinema si immetta sul mercato, creandosi una sostenibilità economica più solida.
Ma lo scambio con le situazioni locali non deve limitarsi al livello delle politiche cinematografiche: i modelli creativi per creare un cinema italiano che dal suo contesto regionale sappia dialogare con un panorama nazionale più ampio è un’altra delle volontà che sta alla base dell’espansione del movimento; con la programmazione di iniziative culturali su base locale (ma con richiamo nazionale) si crea un circuito entro il quale circolino diversi pensieri e metodi, entro il quale si possa avere un dialogo utile e non un distruttivo antagonismo tra le parti.
Unione globale, intesa dunque come associazionismo nel settore dell’audiovisivo e non più come legame solidale tra il gruppo cinematografico o quello televisivo, tra il mondo dei registi o quello degli sceneggiatori. È questo il primo grande traguardo raggiunto dal gruppo 100Autori, come ha sottolineato Nicola Lusuardi: “l’associazione 100Autori unisce tutte queste realtà, superando i problemi del sistema, politici e organizzativi, che sono complessi e comprendono tutte queste categorie”.
Se la complessità di organizzazione è un fattore tipico e incidente in tutti i paesi, prendere atto dell’esistenza di queste differenze e difficoltà è la sfida che il gruppo lancia a se stesso.
Problemi locali e problemi nazionali condivisi da Daniele Frison, secondo il quale la nascita del gruppo segna l’inizio di una cooperazione tra le diverse categorie che prima aveva poche speranze di sorgere: “i veneti hanno difficoltà anche nel mettersi d’accordo per organizzare una cena, si capisce che i problemi organizzativi del settore sono ben più difficili da affrontare” ha ironizzato, parafrasando una battuta del regista Prandstraller. L’esistenza di un’associazione nazionale che possa agire a livello locale è sinonimo di una più alta possibilità d’azione e di maggiore dialogo con le istituzioni, perché dietro a una sezione regionale esiste un organismo che conta numerose di voci che pretendono e chiedono nuovi modelli di collaborazione: modelli che esistono in altri paesi, come la Francia, ha sottolineato Purgatori, ai quali ci si può e ci si deve ispirare.
L’associazione 100Autori non può essere più solo romana, ma deve essere nazionale: questa è la chiave per ottenere dei risultati e dopo la Lombardia e il Piemonte, il Veneto è un’altra conquista per il gruppo.
“Da Roma la rete” per risolvere i problemi del settore cinematografico. Sono le parole di Mara Sartore, direttrice del festival Circuito Off, secondo la quale sono necessari dei veri cambiamenti politici, perché non esiste ad oggi, in Italia, un criterio con il quale scegliere quali film e quali organizzazioni di settore sovvenzionare.
Ciò che si propone il gruppo, dunque, è di agire secondo delle proposte e dei collaudati metodi d’azione: in questo modo gli obiettivi che si raggiungono in una regione potranno essere estesi a tutta la nazione. L’azione deve allora essere locale e nazionale, e agire significa sapere che in Italia c’è un canale su cui contare, una struttura italiana.
Ciò che si propone di fare la sezione 100Autori Veneto è indagare e operare sulle difficoltà che esistono nel proprio territorio mantenendo un costante dialogo con le diverse sezioni, attingendo dalle loro proposte e discuterne, analizzandone i metodi e le strategie, sapendo di essere parte integrante di una realtà più vasta e muovendosi con questa consapevolezza.