Gruppo regionale
piemonte
27 Giugno 2011
100autori Torino e NOTAV
100autori Torino, l’associazione che rappresenta sul nostro territorio una trentina di registi, molti dei quali da sempre impegnati nel campo della documentazione sociale, ritiene di dover prendere posizione su ciò che sta accadendo in queste settimane in Val di Susa.
Tutti sanno che da tanti anni il movimento NOTAV si oppone ad un’opera, la Grande Opera più impegnativa d’Italia, perché la ritiene inutile, dannosa e costosissima per tutta la collettività. Un movimento che, di fronte all’opinione pubblica, è stato quasi sempre accusato di chiusura, arretratezza, sordo egoismo, ostacolo alla modernità.
Spesso è stato pesantemente criminalizzato. Alcuni di noi, che hanno maggiormente avuto l’occasione di conoscerlo da vicino e seguirne l’evoluzione, ne hanno tratto un’impressione diversa. Hanno visto un movimento informato, avanzato, pronto al confronto e alla trasversalità. Hanno assistito ad una sperimentazione di democrazia partecipata unica in Italia, ad una resistenza nata dalla consapevolezza che non si sta difendendo solo un territorio, ma un bene comune. Alla lotta per un futuro che coinvolge tutti. Anche se al nostro interno le sensibilità sono diverse, comune è la coscienza di dare visibilità e voce alle tante espressioni della realtà, a chi non ha potere per farlo, a chi vuole smascherare un pensiero unico e scontato. Per questo aderendo all’appello che in questi giorni si leva da più parti affinchè non si forzi con la polizia la comprensibile opposizione del movimento popolare NOTAV, e contemporaneamente non si pratichino da nessuna delle parti atti violenti. Esprimiamo la nostra solidarietà a chi chiede si sospenda il progetto e il cantiere, per procedere invece ad un riesame, razionale e democratico, delle priorità delle Grandi Opere.
Torino, 27 giugno 2011